Elise

Come punto di partenza per lo sviluppo di Elise ho preso un semplice cerchio, perché laddove la gente si incontra esso rappresenta la forma ideale per creare una situazione comunicativa. Ma a seconda del numero di persone e dell’occasione, il cerchio deve avere misure diverse. Per questo motivo ho pensato ad un divano che si puó appoggiare ad altri divani dello stesso tipo, in modi diversi.

Primo modo: un divano va appoggiato davanti all’altro. (In realtá sono due le posizioni in cui un divano sta bene davanti all’altro, il principio tuttavia rimane lo stesso): In questo modo i due schienali compongono il cerchio. Poiché dentro il cerchio c’é solo “divano” (il cuscino del sedile), ci si deve togliere le scarpe prima di entrare. La situazione é di intimitá.

Secondo modo: 2, 3 fino a 7 divani vanno appoggiati uno accanto all’altro e girati di 45°. In questo modo i divani formano un unico grande cerchio e lasciano uno spazio vuoto al suo interno dove si puo camminare e dove si puó mettere un tavolo rotondo, per esempio. Se si volessero utilizzare piú di 7 divani li si deve continuare ad appoggiare in linea per evitare la chiusura del cerchio. La linea é indubbiamente la forma meno comunicativa nonostante essa venga talvolta preferita. Perció ho realizzato uno schienale che possa dividere i divani quando sono appoggiati in linea. Nella configurazione a “cerchio” non c’é questa divisione.

Al di lá delle composizioni geometriche illustrate, Elise svela di per sé immagini poetiche. Lo schienale ha la forma di un’onda che avvolge i corpi e che poi si schiude. Dall’alto la forma del divano ricorda un cavalluccio marino.

Elise viene prodotta e distribuita da antidiva.

Elise sulla stampa

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